Negli Stati Uniti, la diffusione della tendenza a consumare cibo crudo,
perché ritenuto più sano e nutriente, sta sollevando preoccupazioni da parte
del mondo sanitario. Questi alimenti possono contenere agenti patogeni, che
vengono distrutti solo dal calore della cottura. Utilizzando la banca dati
online dei Centers for Disease Control (CDC), il Washington Post ha pubblicato
una tabella con gli otto alimenti a maggior rischio, se consumati crudi o poco
cotti.
La tabella si riferisce
al periodo 1998-2011 e riporta, per ogni alimento, gli agenti patogeni
riscontrati, i focolai d’intossicazione alimentare registrati, il numero delle
persone che si sono ammalate, di quelle ricoverate in ospedale e di quelle
decedute. Per ogni cibo viene anche suggerita una soluzione per prevenire o
evitare il problema.
1) Latte crudo: E. coli O157:H7, Campylobacter, Salmonella e Listeria; 102 focolai
d’intossicazione alimentare; 1606 persone ammalate con 92 ricoveri.
(Suggerimento: pastorizzazione);
2) Formaggi freschi a base di latte crudo: Listeria; 15 focolai d’intossicazione alimentare; 191
ammalati, 48 ricoverati e 2 morti. (Suggerimento: consumare solo quelli
prodotti con latte pastorizzato);
3) Uova crude o poco cotte: Salmonella; 110 focolai d’intossicazione alimentare;
4.246 ammalati, 190 ricoveri e 1 decesso. (Suggerimento: utilizzare uova
pastorizzate negli alimenti che non verranno cotti);
4) Carne macinata cruda o poco cotta: E. coli O157:H7 e Salmonella; 320 focolai d’intossicazione
alimentare; almeno 3.585 malati, 457 ricoveri e 8 morti. (Suggerimento: cuocere
fino a quando la temperatura interna raggiunge i 71° C);
5) Ostriche: Vibrio vulnificus e Vibrio parahamolyticus; 124 focolai d’intossicazione
alimentare; 1401 persone malate con 40 ricoveri. (Suggerimento: la
pastorizzazione ad alta pressione mantiene le ostriche vivo ma uccide i
batteri. Cuocere fino a che si aprono i gusci e scartare le ostriche che
rimangono chiuse);
6) Frutta con guscio: Salmonella, E. coli O157:H7; 14 focolai d’intossicazione alimentare;
1.700 malati, 314 ricoveri e 10 decessi. (Suggerimento: pastorizzazione, la
tostare, scottare o bollire);
7) Spinaci: E. coli O157:H7; 5 focolai
d’intossicazione alimentare; 302 malati, 113 ricoveri e 6 decessi.
(Suggerimento: acquistare spinaci non tagliati. Lavare accuratamente prima di
tagliare perché E. coli, se presente, può essere intrappolato all’interno delle
foglie al momento del taglio. Cuocere prima di mangiare);
8) Semi germogliati: E. coli O157:H7; 43 focolai d’intossicazione alimentare; 1.384 malati,
135 ricoveri e 1 decesso. (Suggerimento: irradiare con raggi gamma i semi prima
che germoglino. Cuocere i germogli
Fonte: http://www.alimenti-salute.it/notizie.php?idnotizia=908