14 ottobre 2011

LEISHMANIOSI – Informativa per proprietari di cani affetti da Leishmania

CHE COSA E’?
La Leishmaniosi è una malattia causata da un parassita microscopico Leishmania trasmesso dalla puntura di un insetto, il flebotomo o pappatacio, di aspetto simile ad
un moscerino. Questi insetti, attivi nel periodo estivo, popolano le aree verdi collinari
del nostro territorio; sono attivi nelle ore notturne mentre, di giorno, riposano in luoghi freschi ed umidi (tane, fessure dei muri, cavità degli alberi …). Il volo è in genere breve ed è ostacolato dal vento.
Alle nostre latitudini, la leishmaniosi colpisce prevalentemente il cane anche se, negli ultimi anni, si sta assistendo ad un incremento di casi umani.

COME SI MANIFESTA?
Nell’uomo la Leishmaniosi si manifesta prevalentemente in 2 forme: forma cutanea con lesioni sulle parti esposte del corpo e una forma viscerale, più grave, che si manifesta con febbri irregolari ed improvvise, perdita di peso, ingrossamento del fegato e della milza, anemia.

E’ PERICOLOSA PER L’UOMO?
La convivenza e il contatto fisico con un cane ammalato non rappresentano un pericolo diretto per il proprietario e per i suoi familiari, la trasmissione, infatti, avviene soltanto se l’insetto punge un cane malato e successivamente l’uomo. La presenza e il ciclo biologico del pappatacio sono condizionati prevalentemente da temperature e umidità elevate e dall’igiene dell’ambiente dove soggiorna l’animale.
Nella maggior parte dei soggetti adulti sani, punti da un pappatacio infetto, grazie ad una adeguata risposta immunitaria, non si manifesta alcun sintomo; in rari casi in cui si osservano sintomi, di solito, la terapia garantisce una guarigione completa.
Nei soggetti immunodepressi (es. HIV positivi), invece, la malattia è più pericolosa a causa dell’immunità scarsamente efficace (immunodepressione) e la risposta al trattamento farmacologico è scarsa e lenta.

COME PREVENIRE L’INFEZIONE
A casa: evitare il contatto con l’insetto vettore attraverso queste azioni:
1) effettuare, per quanto possibile, una bonifica ambientale dei muri esterni con prodotti specifici, se l’animale vive all’aperto;
2) mantenere le aree esterne pulite da raccolte di foglie, sfalci di erba e immondizie dove il flebotomo trova riparo;
3) ricoverare il proprio cane al chiuso nelle ore notturne, ricordando che le comuni zanzariere non sono efficaci nei confronti dei flebotomi (utilizzare tulle fitto);
4) utilizzare antiparassitari a effetto repellente ed insetticida da applicare ai cani, sia sani che ammalati, nel periodo di trasmissione della malattia (da maggio a ottobre);
5) sottoporre a controlli periodici veterinari il proprio cane.
In vacanza (in aree a rischio): prima di partire si consiglia di far visitare il proprio cane dal Veterinario di fiducia, che proporrà il trattamento preventivo cui sottoporre il cane durante la vacanza; al ritorno è consigliabile un ulteriore controllo.

Per approfondimenti:
- EpiCentro

- antropozoonosi.it
- Centro di Referenza Nazionale per le Leishmaniosi





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