La Relazione sul
sistema di allerta alimentare europeo (Rapid Alert System for food and feed, RASFF)
relativa al primo trimestre 2014, con le sue 787 notifiche, evidenzia un buon
livello del sistema di controllo comunitario che ha consentito di individuare e
togliere tempestivamente dal mercato prodotti non idonei al consumo e mangimi
destinati agli animali.
Negli ultimi 15 anni c’è
stato un progressivo potenziamento del RASFF che ha portato ad un incremento delle
segnalazioni fino al 2011 (474 nel 2000, 2.625 nel 2004 e 3.721 nel 2011). Dal
2012, invece, il numero delle segnalazioni è in diminuzione (3.436 nel 2012 , 3.136 nel 2013, 787 nel
primo trimestre del 2014).
Da sempre l’Italia si
conferma al primo posto fra i paesi che segnalano le irregolarità (135 nel
primo trimestre del 2014, 97 Germania e 84 Regno Unito) mentre si è collocata
all’ottavo posto fra i paesi che vengono segnalati perché esportano prodotti
irregolari segnalati al Rasff.
I principali problemi
sono stati riscontrati nei prodotti della pesca (136 notifiche) seguiti dalle
partite di frutta e vegetali (110 notifiche) e da problematiche microbiologiche
(191 non conformità), prevalentemente dovute a Salmonella, Norovirus, E. Coli e
Listeria monocytogenes. Tra i contaminanti chimici le maggiori irregolarità
riguardano le micotossine e i residui di pesticidi. Rispetto al primo trimestre
2013 sono in aumento le irregolarità per i mangimi destinati agli allevamenti e
i materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti.
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