28 settembre 2012

West Nile Virus – Situazione epidemiologica italiana ed internazionale

In Italia:
Secondo i dati forniti dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” (laboratorio di referenza Oie per la febbre West Nile), il primo focolaio italiano risale al 1998, quando in Toscana si sono verificati 14 casi in equini (di cui 6 letali). A distanza di dieci anni, nel 2008, la febbre West Nile è ricomparsa nella zona del delta del Po, coinvolgendo Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia. Il ceppo responsabile dei casi verificatisi nel 2008 non ha causato letalità significativa tra i volatili e, a differenza del focolaio del 1998, ha interessato sia i cavalli (32 casi e 5 morti) che l’uomo (9 casi). Nel 2009, si è sviluppata una terza epidemia di virus West Nile che ha interessato aree più estese delle stesse Regioni. Le attività di sorveglianza hanno permesso di individuare 18 casi umani confermati di cui 10 in Emilia-Romagna, 6 in Veneto, 2 in LombardiaNel 2010, in Veneto, sono stati registrati 3 casi autoctoni di malattia nell’uomo. Fino a quel momento in tutta la Provincia di Vicenza non era stata rilevata, dalla sorveglianza entomologica, circolazione del virus nel vettore. Nel 2011 sono stati segnalati 11 casi nell’uomo, uno di questi anche nella Regione Marche. Dall’inizio dell’2012 ad oggi si sono verificati  30 casi umani (Regioni Veneto e Sardegna)
In Europa e nei Paesi limitrofi
Il primo grande focolaio umano è stato segnalato in Romania. Altri focolai umani sono stati segnalati nella Repubblica Ceca, in Russia, in Francia, in Ungheria, in Grecia. Al 27 settembre 2012, sono 204 i casi di malattia da West Nile virus nell’uomo riportati all’interno dell’Unione europea nel 2012 e 461 i casi registrati nei Paesi limitrofi. Lo riferisce l’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) nell’aggiornamento settimanale nella mappa sulla diffusione della malattia da West Nile virus (Wnv) in Europa. La Federazione Russa ha il primato con 366 casi, seguita dalla Grecia con 152 casi registrati nel 2012.

In America
In America WNV venne tristemente conosciuto solo nel settembre 1999 quando un’ epidemia scoppiata a New York causò circa 1.200 vittime. Oggi il virus è ben radicato in 46 stati e si è diffuso anche al Canada, all’America Centrale, Meridionale e alla zona Caraibica.
Per informazioni dettagliate sui casi negli Stati Uniti e in particolare sulle: http://www.cdc.gov/ncidod/dvbid/westnile/index.htm

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