30 gennaio 2013

Trichinellosi umana – un focolaio in Italia nella provincia di Lucca

Sui media è comparsa la notizia di un’epidemia di trichinellosi che ha coinvolto 26 persone tra cacciatori e le rispettive famiglie nella provincia di Lucca. L’epidemia è stata determinata dal  consumo di salsicce di cinghiale cacciato (http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2013/2-gennaio-2013/mangiano-salsicce-crude-cinghiale-ventisei-casi-trichinellosi-2113378663212.shtml).
A tutt’oggi non sono disponibili dati ufficiali,  né informazioni più dettagliate.  E’ certo che la corata (polmone, fegato, cuore) e un frammento di muscolo di cinghiali selvatici abbattuti, devono essere portati al mattatoio locale per la visita ispettiva post-portem e per la ricerca di larve di Trichinella.
In Europa è in corso un confronto tra esperti dell’EFSA (European Food Safety Authority) sulla revisione e semplificazione dei metodi di ispezione delle carni. Questa epidemia, come afferma il Prof. Beniamino Cenci Goga dell’Università di Medicina Veterinaria di Perugia ed esperto EFSA, coinvolto nella revisione dei metodi ispettivi che ha segnalato i casi a ProMed-Mail, rileva la massima importanza della visita ispettiva post-mortem e del campionamento per la tutela della salute pubblica.


Fonte: ProMed-Mail del 4 gennaio 2013

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