Il formaggio è stato esportato in 12 Paesi compresa l'Italia (Andorra, Austria, Belgio, Francia Germania, Libano, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Vietnam).
La segnalazione è stata diffusa anche attraverso il sistema di allerta europeo, questo vuol dire che tutti i Paesi interessati hanno ricevuto la notizia e si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato il formaggio dagli scaffali di tutti i punti vendita, informando i consumatori.
Nella realtà, le cose sono andate diversamente. La Svizzera e il Lussemburgo, che non sono stati coinvolti direttamente nel richiamo, hanno diramato in modo tempestivo l'allerta. La notizia è stata rilanciata anche dalla televisione RSI e la rete di supermercati Migros ha annunciato il ritiro del prodotto dagli scaffali. In Belgio la notizia è stata diffusa, lo stesso giorno, dall'Agenzia federale per la sicurezza della catena alimentare. Il comunicato riporta una nota della società Dupont che informa di avere ritirato il prodotto e di avere avviato il richiamo dei lotti e invita i cittadini a non consumare il formaggio venduto nei supermercati Carrefour del Belgio. Nel comunicato del 4 gennaio 2013 si precisa la scadenza dei lotti prevista per il 13 febbraio 2013. Anche in Germania l'allerta è stata diramata in rete.
In Italia di solito tutto tace, ma non bisogna meravigliarsi. Il Ministero della Salute, contrariamente a quanto si fa in altri Paesi, non diffonde queste notizie. Le catene di supermercati che dovrebbero per legge informare i clienti, raramente diramano le allerte e, solo in casi eccezionali, provvedono ad appendere dei cartelli per avvisare la clientela nei negozi. Anche i produttori in genere "dimenticano” di avvisare i clienti.
C'è da chiedersi perchè il sistema di allerta europeo (Rasff) funzioni in un certo modo per i cittadini francesi, belgi e tedeschi e in un altro modo per gli italiani. La domanda forse merita qualche risposta da parte delle catene di supermercati, che raramente avvisano i consumatori quando ritirano dagli scaffali prodotti soggetti ad allerta. Forse qualche risposta dovrebbe darla anche il Ministero che si ostina a portare avanti una politica non proprio trasparente per cui l'avviso in rete viene diffuso solo 3-4 volte l'anno a fronte di decine di segnalazioni.
In questo caso Carrefour ha deciso di cambiare approccio e, di fronte ad un'allerta che ha coinvolto mezza Europa, il 4 gennaio 2013, ha pubblicato sulla pagina del sito una nota, per spiegare che è in corso un ritiro e un richiamo del formaggio. Nei punti vendita interessati, a partire dal 28 dicembre è stato ritirato il prodotto dagli scaffali e sono stati appesi dei cartelli per avvisare la clientela, invitandola a restituire il formaggio per il rimborso.
Fonte: http://www.ilfattoalimentare.it/allerta-rasff-jussac-formaggio-carrefour.html
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