Lo studio, pubblicato su 'mBio', mette in luce alcune caratteristiche del nuovo virus. "E' strettamente imparentato alla Sars e dal punto di vista clinico provoca le stesse malattie", dice Christen Drosten, primo autore della ricerca. Ma i due microrganismi non usano gli stessi recettori per penetrare nelle difese degli 'ospiti'. "Il nuovo virus non utilizza Ace2 come la Sars", assicura lo studioso. Questo lascia aperta la possibilità che il coronavirus mediorientale sia più contagioso. Indagando poi sulle specie vulnerabili al patogeno, gli studiosi hanno visto che questo e' in grado di reinfettare i pipistrelli dopo essere passato all'uomo e di contagiare anche le cellule dei maiali. Una caratteristica peculiare, secondo gli studiosi, che continuano a indagare sul virus.
Fonte:
Adnkronos salute
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