22 marzo 2012

Relazione congiunta EFSA-ECDC sulla resistenza agli antimicrobici nei batteri zoonotici che interessano esseri umani, animali e alimenti

L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) hanno pubblicato la seconda relazione congiunta dell’Unione europea (UE) sulla resistenza agli antimicrobici in batteri zoonotici che interessano esseri umani, animali e alimenti. La relazione, basata su dati del 2010 provenienti dagli Stati membri dell’UE, segnala una resistenza a diversi antimicrobici rilevata comunemente in batteri zoonotici quali Salmonella e Campylobacter, ossia le principali cause di infezioni alimentari nell’UE; tuttavia l’incidenza del fenomeno è rimasta inalterata negli animali e negli alimenti rispetto all’anno precedente. La resistenza dei batteri zoonotici agli antimicrobici utilizzati per trattare queste malattie preoccupa in modo crescente, a livello tanto europeo quanto globale. La relazione sulla resistenza agli antimicrobici nei batteri zoonotici mostra che un’elevata percentuale di Campylobacter negli esseri umani è resistente alla ciprofloxacina, un antibiotico di importanza fondamentale. Per contro si è registrato un basso livello di resistenza rispetto a un altro antimicrobico di importanza cruciale: l’eritromicina. Per gli antimicrobici usati comunemente, come l’ampicillina e le tetracicline, si registra un elevato grado di resistenza. Negli animali e negli alimenti una percentuale molto alta di Campylobacter ha mostrato di essere resistente alla ciprofloxacina, segnatamente nei polli ma anche nei suini e nei bovini. Negli esseri umani un’alta percentuale di Salmonella, responsabile di circa 100 000 casi di salmonellosi negli esseri umani riportati nel 2010, risulta resistente ai comuni antimicrobici, benché il grado di resistenza ai principali antimicrobici sia relativamente basso. Per contro negli animali e negli alimenti sono stati riscontrati alti livelli di resistenza ad antimicrobici di uso comune per Salmonella e nei polli alla ciprofloxacina.
La relazione contiene anche informazioni sulla presenza di Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (Meticillin-resistant Staphylococcus aureus ovvero MRSA) in animali e alimenti provenienti da undici Stati membri dell’UE e da un Paese membro dell’EFTA. La presenza di MRSA è stata rilevata varie specie animali diverse tra loro tra cui suini, polli, bovini, cani e cavalli nonché in alcuni alimenti di origine animale.

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