19 marzo 2012

Aggiornamenti Schmallenberg virus

Le autorità sanitarie della Ue continuano a discutere sui rischi che possono derivare dallo Schmallenberg virus, che ha fatto la sua comparsa nelle settimane scorse anche in Italia, in un piccolo allevamento di ovini. Dalla riunione del Comitato permanente per la catena alimentare e il benessere animale che si è svolta a Bruxelles l'8 e il 9 marzo, è emerso che la presenza del virus è stata confermata in sette Stati membri, per un totale di 1842 casi. A guidare la classifica dei paesi più colpiti è la Germania con 879 casi, seguita dalla Francia con 205. L'evoluzione della malattia segue le previsioni espresse da Efsa, l'autorità europea per la sicurezza
alimentare alla quale è affidato il compito di monitorare la situazione, e ora il maggior numero di nuovi casi riguarda i bovini, mentre vanno riducendosi i casi segnalati negli ovini. La malattia preoccupa soprattutto per la sua teratogenicità, che determina malformazioni importanti nei
nuovi nati. Al momento, si è sostenuto nelle discussioni in seno al Comitato, non si ravvisa la necessità di imporre vincoli ai commerci nei paesi colpiti e nemmeno pretendere ulteriori certificazioni sanitarie per la movimentazione degli animali.

Nessun commento:

Posta un commento