20 aprile 2012

DENGUE: in Sri Lanka, 38 morti e 10 mila contagi in pochi mesi

Con 9.317 casi di contagio e 38 morti da dengue solo nei primi tre mesi del 2012, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) classifica lo Sri Lanka come un Paese di "categoria A" (malattie infettive e parassitarie). Nel Paese infatti la febbre portata da una zanzara speciale è la principale causa di ricovero e morte tra i bambini, la fascia sociale più colpita dal virus. L'Unità epidemiologica dello Sri Lanka ha registrato il numero più alto di infezioni a gennaio, con 3.892 casi; 3.004 a febbraio; 2.421 a marzo. I dati di quest'anno mostrano un peggioramento della situazione sanitaria: nel primo quarto del 2011 infatti, l'isola ha avuto "solo" 3.103 casi. Il virus si diffonde in modo ciclico anche nelle aree urbane.
Il virus della febbre dengue si trasmette attraverso la puntura di una zanzara che prolifera in zone acquitrinose e malsane. Per questa ragione, il passo più importante nella lotta a tale malattia è l'eliminazione di ogni focolaio di contagio. In genere, si tratta di pozzi o bacini di acqua stagnante. Nel maggio 2010, il governo dello Sri Lanka ha lanciato una campagna per combattere la febbre dengue.
La febbre emorragica, la forma più violenta del virus, è spesso letale. Secondo l'Oms, la dengue è la malattia virale portata da zanzara più comune tra gli uomini. Circa 2,5 miliardi di persone - 2/5 della popolazione mondiale - sono a rischio di febbre dengue, con circa 50 milioni di infezioni ogni anno in tutto il mondo. Nell'Asia sudorientale, altri tre Paesi rientrano nella "categoria A": Thailandia, Indonesia e Timor Est.

Fonte: Asianews.it del 18/04/2012

17 aprile 2012

FRANCIA - brucellosi in un capo bovino

La Francia ha comunicato la contaminazione di formaggio Reblochon (tipo brie) prodotto con latte derivante da un capo di bestiame che, dopo
aborto, è stato riconosciuto affetto da brucellosi. Il prodotto alimentare è stato ritirato dal commercio in Francia e non è stato esportato, ma non si può escludere che qualche viaggiatore/turista possa averlo acquistato e consumato e/o portato il formaggio in Italia.

Fonte: www.promedmail.org del 14 aprile 2012

6 aprile 2012

Il Virus "Schmallenberg". Disposizioni del Ministero della Salute

La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario del Ministero della Salute ha diramato la nota "Virus di Schmallenberg (SBV) - definizioni di caso sospetto e caso
confermato. Attività straordinarie e temporanee di controllo sul territorio nazionale"
. L'Efsa ha recentemente pubblicato la seconda relazione sul virus, mentre sono disponibili gli atti del Seminario internazionale sulla gestione del virus organizzato dalla Commissione Europea il 2 aprile.

3 aprile 2012

Virus di Schmallenberg: la situazione in Italia

Il virus di Schmallenberg è stato confermato in Italia nel mese di Febbraio in un feto di capra in un'azienda in provincia di Treviso. Gli accertamenti diagnostici eseguiti sugli altri animali dell'azienda non hanno evidenziato la presenza diretta del virus, tuttavia in alcuni di essi (un vitello, un capretto e 3 capre) sono stati rilevati anticorpi per il virus tramite tecniche di Siero-neutralizzazione (SN) e di Immunofluorescenza Indiretta (IFI). In un'altra azienda in Provincia di Treviso una bovina è stata testata per il virus di Schmallenberg dopo aver partorito un feto deceduto a 24 ore dalla nascita. L'animale è risultato positivo alla prova di Siero neutralizzazione e negativo alla prova della Real Time RT-PCR, entrambe le prove sono state eseguite presso il Centro di Referenza Nazionale per lo Studio delle Malattie Esotiche (CESME). Ulteriori approfondimenti sulla malattia e sulla situazione epidemiologica sono disponibili nella sezione Schmallenberg virus costantemente aggiornata dal CESME.

2 aprile 2012

Nota del Ministero della Salute sul consumo di latte crudo

A seguito di alcuni casi di sindrome emolitico-uremica (SEU) associati a infezione da E.coli produttore di verocitotossina (VTEC) in pazienti di età pediatrica, probabilmente acquisita attraverso il consumo di latte crudo (non pastorizzato) contaminato, il Ministero della Salute ha diffuso una nota per sensibilizzare tutte le società scientifiche, federazioni di medici e pediatri sulla necessità, in via cautelativa, di consumare il latte crudo (non pastorizzato) soltanto dopo la bollitura.