28 settembre 2012

Meningoencefalite da zecche: il report dell' Ecdc

Dall'Ecdc, il quadro epidemiologico dell'encefalite da puntura di zecca in Europa, le aree e le categorie a rischio e le raccomandazioni per rafforzare la sorveglianza e la prevenzione della malattia. Il report Epidemiological situation of tick-borne encephalitis in the European Union and European Free Trade Association countries, riassume le informazioni sulla distribuzione di meningoencefalite da zecche negli Stati membri, in Islanda e in Norvegia sia attraverso una raccolta di dati da esperti europei di ogni nazione per il periodo 2000-2010, sia attraverso una revisione della letteratura. Nel report vengono inoltre sottolineate le differenze tra i sistemi di sorveglianza nei vari Paesi, identificate le principali aree di rischio. Solamente 20 Paesi dei 30 aderenti all’iniziativa hanno un sistema di sorveglianza, ma solo in 10 esiste una precisa definizione di caso epidemiologico. Le aree di rischio principali per Tbe sono in Europa centrale e orientale, nonché sull’aria Baltica e nei Paesi nordici. Nell’Europa occidentale la Tbe è presente in Svizzera, nella regione francese dell’Alsazia e in Italia (principalmente in Veneto) e nei Paesi balcanici. A livello europeo, altre iniziative stanno fornendo ulteriori informazioni come per esempio il Network of medical entomologists and public health experts (Vbornet) che fornisce informazioni sulla distribuzione dei vettori a giusto completamento della sorveglianza umana. Considerato che esiste un vaccino efficace per la Tbe le informazioni sul rischio sono fondamentali per definire le strategie d’uso di questo strumento di prevenzione.
Per approfondimenti: leggi l'informativa del CCM

Enteropatogeni isolati nel 2011 nella Regione Marche: il report del Centro di Referenza per gli Enteropatogeni ENTER-NET IZSUM sez.Macerata

Il  Centro di Riferimento della Regione Marche per la sorveglianza delle infezioni da batteri enteropatogeni - Laboratorio di Macerata, ha pubblicato i dati relativi agli isolamenti di batteri enteropatogeni effettuati da casi clinici umani, da animali, da alimenti e da ambiente nell'anno 2011 nella Regione Marche. Tale report è consultabile nel sito della rivista on-line Sanità Pubblica e Veterinaria.

Download dell'articolo: Dati relativi agli isolamenti di batteri enteropatogeni effettuati da casi clinici umani, da animali, da alimenti e da ambiente nell'anno 2011 nella Regione Marche [formato Pdf 257 KB]

West Nile Virus – Situazione epidemiologica italiana ed internazionale

In Italia:
Secondo i dati forniti dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” (laboratorio di referenza Oie per la febbre West Nile), il primo focolaio italiano risale al 1998, quando in Toscana si sono verificati 14 casi in equini (di cui 6 letali). A distanza di dieci anni, nel 2008, la febbre West Nile è ricomparsa nella zona del delta del Po, coinvolgendo Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia. Il ceppo responsabile dei casi verificatisi nel 2008 non ha causato letalità significativa tra i volatili e, a differenza del focolaio del 1998, ha interessato sia i cavalli (32 casi e 5 morti) che l’uomo (9 casi). Nel 2009, si è sviluppata una terza epidemia di virus West Nile che ha interessato aree più estese delle stesse Regioni. Le attività di sorveglianza hanno permesso di individuare 18 casi umani confermati di cui 10 in Emilia-Romagna, 6 in Veneto, 2 in LombardiaNel 2010, in Veneto, sono stati registrati 3 casi autoctoni di malattia nell’uomo. Fino a quel momento in tutta la Provincia di Vicenza non era stata rilevata, dalla sorveglianza entomologica, circolazione del virus nel vettore. Nel 2011 sono stati segnalati 11 casi nell’uomo, uno di questi anche nella Regione Marche. Dall’inizio dell’2012 ad oggi si sono verificati  30 casi umani (Regioni Veneto e Sardegna)
In Europa e nei Paesi limitrofi
Il primo grande focolaio umano è stato segnalato in Romania. Altri focolai umani sono stati segnalati nella Repubblica Ceca, in Russia, in Francia, in Ungheria, in Grecia. Al 27 settembre 2012, sono 204 i casi di malattia da West Nile virus nell’uomo riportati all’interno dell’Unione europea nel 2012 e 461 i casi registrati nei Paesi limitrofi. Lo riferisce l’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) nell’aggiornamento settimanale nella mappa sulla diffusione della malattia da West Nile virus (Wnv) in Europa. La Federazione Russa ha il primato con 366 casi, seguita dalla Grecia con 152 casi registrati nel 2012.

In America
In America WNV venne tristemente conosciuto solo nel settembre 1999 quando un’ epidemia scoppiata a New York causò circa 1.200 vittime. Oggi il virus è ben radicato in 46 stati e si è diffuso anche al Canada, all’America Centrale, Meridionale e alla zona Caraibica.
Per informazioni dettagliate sui casi negli Stati Uniti e in particolare sulle: http://www.cdc.gov/ncidod/dvbid/westnile/index.htm

28 settembre 2012: VI Giornata Mondiale della Rabbia

Si celebra oggi in tutto il mondo la VI Giornata mondiale della rabbia, l'iniziativa organizzata dalla Global Alliance for Rabies Control fin dal 2006 con lo scopo di sensibilizzare e richiamare l'attenzione sull'impatto della rabbia sulla salute pubblica promuovendo la prevenzione e le strategie di controllo della malattia che, vale la pena ricordare, ha un tasso di mortalità tra i più elevati al mondo, uddicendo ogni anno 55mila persone.

5 settembre 2012

Allarme Hantavirus in California. 10mila turisti a rischio di cui 45 italiani

Allarme Hantavirus per 10mila turisti che hanno visitato il Parco nazionale di Yosemite, in California. Il microrganismo, responsabile di una grave malattia polmonare (sindrome cardio-polmonare da hanatvirus), e' presente nella polvere del bosco, contaminata da escrementi di articolari roditori.
Secondo il Centro federale americano di controllo e prevenzione delle malattie sarebbero 10mila i turisti che potrebbero essere venuti a contatto con il pericoloso virus.
C'e' preoccupazione in diversi Paesi. In Francia, dove si contano 53 famiglie che hanno soggiornato da giugno ad agosto nella riserva, il ministero della sanita' ha messo a disposizione dei cittadini che hanno visitato il Curry Village del parco californiano, un Numero verde per avere informazioni piu' precise sui sintomi e sull'eventuale percorso da seguire in caso di sospetto contagio.
Sarebbero 45 i cittadini italiani che hanno soggiornato nel campeggio, tra il 10 giugno e il 24 agosto, in concomitanza con i casi di malattia da hantavirus che hanno provocato 2 morti tra i campeggiatori. Ne danno notizia fonti ministeriali, precisando che "si sta procedendo alla comunicazione alle autorita' regionali dei nominativi dei cittadini italiani" segnalati dagli Usa. "Attualmente il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie statunitense di Atlanta ne ha segnalati 45.
Il Cdc ha comunicato al dicastero di Lungotevere Ripa che, presso il parco nazionale Yosemite si sono verificati 6 casi di malattia da Hantavirus, con 2 decessi, in campeggiatori che hanno tutti soggiornato nel campeggio Curry Village e, in particolare, in alcuni bungalow dell'area denominata Boystown.
Fonte: Adnkronos Salute - 03/09/12

Dengue: in arrivo il vaccino efficace su 3 ceppi di 4 del virus

E' stato realizzato il primo vaccino contro la Dengue. L'azienda produttrice, Sanofi Pasteur, lo ha testato in uno studio clinico in Thailandia, dimostrandone l'efficacia protettiva contro 3 ceppi su 4 del virus, come spiega in un comunicato. La dengue è una malattia tropicale veicolata dalle zanzare Aedes egypti e rappresenta una minaccia per circa 3 miliardi di persone. E' causata da 4 diversi tipi di virus, nessuno dei quali conferisce l'immunità per gli altri. 
Il vaccino genera una risposta degli anticorpi per tutti e quattro i tipi, ma gli scienziati sono riusciti a verificarne l'effetto protettivo solo per 3 dei 4 ceppi circolanti nel paese asiatico.
Lo studio di fase II b è stato condotto su 4mila bambini tra i 4 e 11 anni nel distretto di Muang, insieme all'università di Mahidol e i risultati saranno presentati a novembre ad Atlanta al congresso della Società americana di medicina tropicale. Il vaccino è in tre dosi e dovrebbe essere somministrato a 6 mesi di distanza l'una dall'altra. Sono in corso altri studi clinici di fase III su 31mila partecipanti in 10 paesi dell'Asia e dell'America latina. I dati sono in corso di revisione da parte di esperti e saranno pubblicati alla fine dell'anno
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Fonte: Ansa del 25/07/2012

Virus dell’Encefalite Giapponese isolato da zanzare italiane

19 luglio 2012 Epicentro ISS- Uno studio sulla presenza di flavivirus Rna nelle zanzare in Italia sembra aver portato a individuare una sequenza genomica che in parte ricalca quella del virus dell’encefalite giapponese (Japanese encephalitis virus, Jev). Lo riferiscono gli autori stessi dell’indagine, nell’articolo “Japanese encephalitis virus Rna detected in culex pipiens mosquitoes in Italy” pubblicato su Eurosurveillance a luglio 2012, sottolineando però la preliminarietà dei dati e la necessità di ulteriori conferme.
Dal campione di Culex pipiens analizzato e raccolto nell’Italia settentrionale (Emilia-Romagna), si sono ottenuti i sequenziamenti di tre diversi flavivirus: un virus specifico degli insetti (insect-specific flavivirus, Isf), il virus Usutu (Usuv) e stranamente quello della Jev. Mentre infatti l’Isf e l’Usuv sono già stati documentati in Italia e negli altri Paesi europei, il virus dell’encefalite giapponese non è mai stato riscontrato nelle zanzare d’Europa. Il Jev è un flavivirus trasmesso dalle zanzare ed è endemico in Asia (anche se si sta estendendo verso ovest in India e Pakistan) dove è la principale causa di encefalite.
Dal punto di vista epidemiologico/entomologico, va considerato che in Italia il sistema di sorveglianza delle malattie infettive non ha riportato fino ad oggi alcun caso di encefalite giapponese d’importazione, come invece accade annualmente, ad esempio, con la Dengue (infezione contratta in aree di endemia tropicali e subtropicali, causata da un gruppo di flavivirus composto da 4 sierotipi antigenicamente correlati, trasmessi da zanzare del genere Aedes). Appare dunque estremamente improbabile che una zanzara indigena possa essersi infettata su un serbatoio d’infezione introdotto (individuo viremico) e passato inosservato. Altrettanto improbabile appare la possibilità che l’arbovirus sia stato introdotto direttamente con la zanzara infetta tramite carichi commerciali, come avviene ad esempio con la zanzara tigre, essendo le specie appartenenti al genere Culex molto meno idonee ai lunghi spostamenti passivi rispetto alla specie suddetta.
Quello che comunque rimane fondamentale è mantenere alta l’allerta, migliorare e potenziare tutti i sistemi di sorveglianza dedicati alle malattie trasmesse da zanzare, sia per poter sciogliere qualsiasi dubbio sia per poter applicare tutte le eventuali misure di intervento.
Fonte: Istituto Superiore di Sanità – Epicentro 

Schmallemberg virus – Primi casi in Svizzera in bovini allevati

Schmallemberg virus è stato isolato in 2 bovine di allevamenti diversi a Berna. Ciò significa che il virus ha iniziato a circolare anche in Svizzera e si prevede per il  prossimo inverno/primavera un incremento di aborti e di malformazioni fetali. Rimane alta l’allerta per un possibile trasmissione del virus all’uomo   

Fonte: Pro-MED mail del 20/07/12

Echinococcosi: i dati del Centro di Referenza dell’IZS della Sardegna

L’echinococcosi è una malattia endemica della Sardegna, che con una media di oltre 100 episodi l’anno rappresenta un caso unico in Italia. La patologia trasmessa dagli animali all’uomo ha fatto registrare 1.521 ricoveri dal 2001 al 2010 e costi di ospedalizzazione per 8 milioni di euro circa. La  malattia è causata dalla forma larvale dell’Echinococcus granulosus, un piccolo verme parassita che può colpire l’uomo con danni, talvolta anche letali, a carico del fegato, del polmone e della milza. L’uomo e le pecore rappresentano gli ospiti intermedi o accidentali del parassita e contraggono la malattia con l’ingestione delle microscopiche uova dell’Echinococco liberate nell’ambiente con le feci del cane (ospite definitivo). Basta mangiare verdure crude mal lavate o mettersi le mani sporche di terra in bocca per contrarre la patologia, un rischio che si corre anche stando a stretto contatto con i cani infestati. Nel caso sardo, la malattia dilaga per effetto del forte binomio pecora-cane perché la pecora che bruca l’erba infestata dalle feci si ammala e quando muore diventa spesso cibo per cani che perpetuano il ciclo dell’Echinococco.

Fonte: IZS Sardegna – Centro di referenza per l’echinococcosi

In aumento i casi di Malaria e Dengue tra i viaggiatori

Tra il 2008 e il 2010, in Europa, sono aumentati i casi di malaria (da Plasmodium falciparum e Plasmodio vivax) e dengue tra i viaggiatori e la popolazione immigrata, nonché gli episodi di gastroenterite acuta causata da Campylobacter. Questi i principali risultati che emergono dalle 7408 diagnosi effettuate su pazienti al rientro da viaggi attraverso la rete di EuroTravNet e pubblicate in un articolo su Eurosurveillance
Per la precisione, la malaria da P. falciparum è aumentata dal 4% al 6% e quella da P. vivax dallo 0,5% all'1%. La Giardia lamblia, parassita intestinale responsabile della giardiasi, è stato riscontrato nel 16% dei pazienti con diarrea acuta, senza significative variazioni annuali, mentre la proporzione di diarrea acuta causata da Campylobacter è salita dal 7% del 2008 al 12% del 2010. Sono stati inoltre rilevati 121 pazienti con tubercolosi polmonare nel 2010, 60 con malattia di Chagas cronica (0,8%), 151 con schistosomiasi (2%) e 112 (2%) casi di larva cutanea migrans.
Nel 2010 sono stati inoltre registrati 5 decessi, con tasso di mortalità pari a 0,7 per 1000 viaggiatori malati, contro lo 0,3 per mille registrato nel 2009 e lo 0,4 del 2008. "I dati a disposizione - spiega l'articolo - sottolineano il ruolo potenziale dei viaggiatori nell'introduzione di nuove malattie infettive in Europa e la necessità di fornire consulenza medica prima e durante i viaggi per una corretta profilassi".

Fonte: Ansa del 07/07/2012

Identificati due nuovi virus appartenenti al gruppo Enterovirus

I ricercatori del laboratorio della UOC Pediatria 1, Clinica dell’Università degli studi di Milano, hanno scoperto l’esistenza di 2 nuovi virus (EV 117 ed EV 118) appartenenti al gruppo degli Enterovirus. Tali virus, particolarmente insidiosi per i bambini, possono determinare malattie dell’intestino e disturbi a carico dell’apparato respiratorio. L’infezione da Enterovirus, oltre ad essere molto frequente in Italia, ha recentemente provocato in Cambogia 52 casi di morte , soprattutto in bambini sotto i tre anni.

Fonte: Sanità news del 18/07/2012

Malaria - Grecia

Il “Greek Centre  for Disease Control and Prevention” ha reso noto un caso autoctono di Malaria da Plasmodium Vivax. Il caso è un uomo di 78 anni, cittadino greco di Marathon, regione dell’Attica.

Fonte: Pro-MED mail del 17/07/2012

West Nile Disease - Grecia

Primi casi in Europa segnalati nel 2012 in Grecia. L’ECDC  (European Center for Disease Control) riferisce come i primi casi umani di febbre del Nilo occidentale nel 2012 sono stati segnalati la scorsa settimana. Si tratta di un caso confermato e uno probabile in Grecia (la segnalazione arriva dal Centro ellenico per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione); inoltre le autorita' sanitarie della Federazione russa hanno riportato 5 casi in Astrakhan Oblast.
Il fatto che la trasmissione in Grecia si sia verificata all'inizio della stagione estiva e che, per la prima volta, i casi siano stati segnalati in quartieri ateniesi, "indicano la necessita' di una risposta mirata di salute pubblica", sottolinea l'Ecdc, che ha aggiornato la sua valutazione rapida del rischio. Nel 2011 ben 130 casi tra probabili e confermati di infezione da virus del Nilo occidentale sono stati segnalati in Europa, e 207 nei Paesi confinanti. La malattia deve il nome dal distretto di West Nile in Uganda, dove e' stato isolato per la prima volta il patogeno nel 1937 (in una donna che soffriva di una febbre particolarmente alta). La malattia ha un andamento endemico-epidemico ed e' diffusa soprattutto in Africa, Medio Oriente, India, Europa e Stati Uniti, dove la prima epidemia ha raggiunto New York nel 1999.

Fonte: Adnkronos Salute del 14/07/2012

Chikungunya in India

Nella zona ovest del Bengala (India) negli ultimi 2 mesi più di 1000 persone hanno contratto il virus della Chikungunya in seguito alla puntura di zanzare infette. Si stima che circa 400-450 persone si sono ammalate negli ultimi giorni.

Fonte: Pro-MED mail 30/06/2012

Leptospirosi in Thailandia, Regione del Surin

Thailandia (Surin) : 107 casi sono stati confermati e 7 persone sono decedute. Le Autorità Sanitarie raccomandano agli agricoltori, categoria ad elevato rischio di contagio, di indossare stivali di gomma  e guanti durante i lavori agricoli. Le epidemie di leptospirosi si verificano da luglio a ottobre nel Sudest asiatico, tra cui la Thailandia.

Fonte: Pro-MED mail 25/06/2012

West Nile Disease

ECDC pubblica le mappe relative alla diffusione dei casi umani autoctoni.
La mappa è consultabili al sito:

Infezione da Antrace

Germania (Bavaria) secondo caso in seguito ad uso di eroina.
Una donna di 40 anni si è presentata al Pronto Soccorso di Regensburg  con febbre e infezione purulenta al collo dopo aver iniettato eroina alla vena giugulare 3 giorni prima.  Ora è in cura in terapia intensiva in quanto  l'Istituto di Microbiologia Medica e Igiene dell’Università di Regensburg ha confermato la positività per Antrace. Le indagini e gli accertamenti da parte delle  Autorità Sanitarie Bavaresi e il Distretto di Polizia sono ancora in corso. Questo è il 2° caso che si è verificato nell’ultimo mese nella regione di Ratisbona, Baviera. La fonte dell’infezione non è stata identificata. Tutti i professionisti sanitari e le autorità sanitarie Europee devono essere consapevoli della possibilità di un inizio di una nuova “epidemia” di antrace tra i consumatori di eroina. E’ fondamentale mantenere alto il livello di allerta.

Croazia: 2 bovini infetti in un allevamento di 6 capi situato a  LICKO-SENJSKA

Georgia (ex repubblica Sovietica):  già 30 casi segnalati in nel 2012. Nel 2011 i casi sono stati 59. Alcuni dei pazienti hanno contratto la malattia attraverso procedure non corrette  di sepoltura di animali infetti.

Fonte: Pro-MED mail del 
 20/06/2012 e del 22/06/2012

Rabbia in USA

Stato della Georgia contea di Whitfield, 6 persone sono state sottoposte a trattamento post-esposizione per la rabbia dopo essere state a contatto con saliva e muco di un cavallo risultato positivo per rabbia. Il cavallo, che generalmente pascola liberamente, ha cominciato a mostrare i sintomi il 9 giugno 2012. Probabilmente ha contratto la malattia in seguito al morso di un animale selvatico infetto. Si stima che in Georgia e negli USA oltre l'80% degli animali selvatici siano positivi alla rabbia (soprattutto i procioni). Questo è il secondo caso di rabbia confermati in Whitfield County nel 2012.

Stato dell’ Alabama più di 20 persone esposte e sottoposte a trattamento post-contagio in seguito a contatto con 1 cucciolo di procione infetto portato in casa dai membri di una famiglia

Fonte: Pro-MEd mail 22/06/2012